Questionario MacArthur

IL PRIMO VOCABOLARIO DEL BAMBINO: PAROLE E FRASI

(Forma breve del questionario MacArthur)

 

dalla rivista UPPA n. 1 Gennaio-Febbraio - 2010 - www.uppa.it

L’evoluzione del linguaggio si può misurare?
di Vincenzo Calia


[...]A volte [...] lo sviluppo del linguaggio è in ritardo: si tratta di bambini che, pur non avendo alcun difetto dell’udito, hanno un lessico ridotto e, a due anni e mezzo, non sono ancora in grado di comporre una frase elementare. L’evoluzione del ritardo naturalmente risente di molti fattori, non ultima la disponibilità di un trattamento adeguato; i bambini con otiti ricorrenti, nati prima del termine, con problematiche psicologiche o familiarità per ritardo del linguaggio migliorano più lentamente.
Su questi ritardi, a volte solo presunti, si concentra l’attenzione che dalle famiglie si allarga agli operatori degli asili nido e ai pediatri.
È difficile però superare il livello soggettivo dell’ ”impressione” (mi sembra che non parli bene, siamo sicuri che mi capisca?) ed essere in grado di valutare in maniera oggettiva questo lento processo di integrazione comunicativa.

[...]Particolarmente utile e semplice da utilizzare è il questionario breve chiamato “Il primo vocabolario del bambino: parole e frasi”, traduzione e rielaborazione in italiano del “MacArthur-Bates comunicative Development Inventories”.

[...]Questo strumento è stato studiato per valutare i bambini fra i 18 e i 36 mesi, un’età critica, probabilmente quella in cui insorgono la maggior parte dei dubbi e delle ansie, sia nella famiglie, sia fra gli operatori, compresi ovviamente i pediatri.

[...]Il linguaggio, esattamente come il peso e la statura, è destinato a crescere nel tempo e perciò la ripetizione a distanza di mesi del questionario nello stesso bambino consente di seguire la “curva di crescita” del suo sviluppo linguistico.

Le basi teoriche e pratiche per utilizzare il questionario “Il primo vocabolario del bambino: parole e frasi” sono in un libro scritto da Maria Cristina Calelli, Patrizio Pasqualetti e Silvia Stefanini e pubblicato nella collana “Strumenti per il lavoro psico-sociale ed educativo” della Casa editrice Franco Angeli.